20 giugno 2008

VENETO PIGLIA TUTTO

Che io abbia paura dei ragni lo sanno tutti. Tranne i ragni.
E questo è dimostrato dal fatto che la casa è grande ma loro optano sempre per venire in camera mia.
Entro l'altra sera, dopo l'amaro e quindi ben pronta per andare a letto e dormire della grossa...ma sul muro una macchia nera. Grande come l'Isola d'Elba!
Zampe lunghe, proprio un tipaccio! Prima di morire chiamo Giancarlo in soccorso.
Lui prima si pettina, poi si tira su i pantaloni del pigiama e poi viene a salvarmi.
"Cosa l'è che c 'è?"
"Giancarlo c è un ragno enorme sul muro!"

"Dove?"
"...Sul muro!"
"Dove?"
"Giancarlo lì!" e glie lo indico con dito tremante.
"....Dove?..!..."
"....Ma mi prendi in giro????...Lo vedi? Se riesci a non ammazzarlo è meglio: lo prendi e lo butti fuori. Se no fai tu, l'importante è che non lo fai cadere se no mi va nei vestiti!"
Sospirando come un asceta penitente va a prendere la scala perchè senza (Oh issa! Oh issa!) non ci arriva.
Prende la scala e un pezzo di carta igienica. Io vigliacca scappo. Lui sale e senti: "Oh porc!..Sa l'ostrega d'un dincio! Sacramenciu 'ndua lè ca lè 'nda' adess!??..Baloss d'un...!"
Poi silenzio. E l'attore consumato esce portando in trono la carta igienica col prigioniero.
Me l'avvicina, ma io non reagisco. Perchè so che sta mentendo.
"Non l'hai preso!"
"Sì...!"
"No, Giancarlo non dire bugie: non l'hai preso!"

"Sì che l'ho...che...sà crinciù! E' caduto!"
Impallidisco. "Era l'unica cosa che ti avevo detto di non fare per niente al mondo! Così stanotte esce dal nascondiglio e sale a grandi falcate sul letto e mi cammina addosso e mi fa il nido in bocca intanto che dormo!!!" grido in lacrime. (Sì, ammetto forse un pò troppa tragedia, ma io sono aracnofobica alla follia).
Lo convinco a cercarlo: "In mezzo a i vestiti!!! Domani mattina scendo in pigiama perchè sarà nei miei pantaloni, o nel cappuccio della felpa e mi si annida fra i capelli (e via di sciagure e via di mostruosità!)".
"Maaa nooo...è mica andato tra i vestiti! L'ho visto io; è caduto qui...va ..qui nè...qui in quel sacchetto qui...". Prende il sacchetto e me lo rovescia SUL LETTO! Grido e urlo! Ma proprio sul letto lo rovescia?! Che se il ragno putacaso è proprio lì mi si infila sotto al cuscino e poi e poi....
"Ma no, lo vedrei se cammina sul letto!" Certo, come lo ha visto sul muro!
Allora raccoglie tutto e va a rovesciarmelo SULLA GIACCA!
Isterica mi convinco di essere in un film di Stanlio e Ollio...
"Giancarlo come faccio a dormire io???!"
"Ma dormi che non esce stanotte...me l ha detto a me......eh!"

Io ho le lacrime agli occhi e il terrore che mi scorre nelle vene, così lui...mi guarda, si ritira su per benino i pantaloni del pigiama e mi dice: "......Va bhe...allora....buona notte eh!"
Gira sui tacchi delle pantofole e se ne va.
Naturalmente io ho dormito come un bambino: mi sono svegliata ogni quarto d'ora e piangevo. Accendevo la luce sicura di trovarmi il mostro che penzolava sulla mia testa pronto a mangiarmi in un sol boccone.

La mattina dopo ho raccontato la storia alla Signora Livia, incuriosita dalle mie occhiaie.
"Oh poereta!...Che sai coa potemo fare? -da buona veneta: faso tuto mì!- Che io te tiro fora tuto dala stansa e te scovo er ragnacio...che t agarè minga paura dei ragneti coa fan mia niende vè! Io che c ho paura solamente dei cocodrii..che magnano la gente...ma i ragneti sa fanno?? Gnente fanno!"
Non ho obiettato che i ragnetti sono tanti in Lombardia e i coccodrilli relativamente pochi direi..
Vado a mangiare.
Torno e c'è la giungla in corridoio! Scatoloni, scarpe, giornali e la Signora Livia armata di spazzolone con lo strofinaccio al collo. Mi sorride con complicità...E ho capito tutto!
"Signora Livia! Signora Livia! L'ha trovato!?" le corro incontro felice e risollevata che parevo Giorgie!
Lei mi chiama lì con una mano. Mi avvicino sorridente.
"TE'!!!" e mi schiaffa sotto al naso un pezzo di carta con l'enorme ragno morto.
Anch io in quel momento sono morta. Svenuta dentro e pallida fuori. Scappo.
La Signora Livia giustamente orgogliosa della sua prodezza: "L'ho visto chel scapava de là e l'ho fato par ciaparlo con la ciabata ma poi ho deto NO! Ca dopo la Sara no ga cred mia ca l hu ciapao...e alora io cosa che go fato? L ho preso par le zampette....e l'ho 'nnegato nel sechio!....Ecolo varda!"
La veneta è come l'asso: piglia tutto!!!
"Ah mio padre parlava poco, ma le cose che mi ha detto le ricordo ancora e le conservo come un tesoro."
Beato te!
Mio padre parla poco: sale, ci mettiamo a tavola. dallo sguardo malizioso ha qualcosa da raccontare: "Ue'....!...sai quegli uccellini..quelli belli...quei merletti bianchi e neri che facevano andare la coda "pitpitpitpit"? Sai quelli che abbiamo visto l'altro giorno che mi hai detto "guarda che belli"?....Ecco, ne ho visto uno! Ma uno piccolino...sai che bellino, uno piccolino lì in giardino ....ZISH! MORTO! Bell'e secco!.....Pensa te!"

E attacca a mangiare con vorace appetito. LUI!
Mio padre parla poco. Meno male!
"Ohohh! Mi han detto che la zucca rinfresca! Allora l'ho comprata e stasera la mangiamo!"
Rosi-rimedi-naturali ci ha cucinato una zuppetta di zucca che mi ha fatto sudare anche le sopracciglia!
Allagata nel mio pigiama la guardo stravolta e le domando se sia davvero davvero DAV VE RO certa che la zucca rinfresca..no perchè io stavo andando a fuoco!
Ha ammesso che forse la zuppa di zucca non è il piatto più estivo che viene in mente. Le ho giurato che avrei telefonato al macellaio per proibirgli di dare a Rosola lo zampone, qualora lo avesse richiesto nella spesa di domani!
Mi metto a mollo nella vasca per riassestarmi la temperatura.
Poi esco e faccio gli addominali... i miei bei 70 addominali il cui risultato non si vede per niente!
Anche ieri sera mi sono lasciata imbrogliare: dopo la ginnastica serale avevo con vanto la pancia dura e soda...
In realtà era solo piena, fino a scoppiare, di sushi. Oh ma tirata tirata tirata come la pelle di un tamburello.

14 giugno 2008

Il 3 giugno è il compleanno della Zia Rina ed è giusto che tutti lo sappiano.
Ogni anno si ripete il dramma su cosa regalarle.
Questa volta avevo pensato a un profumo, ma non un banale profumo, bensì uno da borsetta, così se lo porta appresso e si può spruzzettare ad ogni occasione.
Non so quale profumo usi, ma so che le piacciono quelli piuttosto amari.
Così vado e domando:
"Scusi, ha un profumo da borsetta?"
Me ne fa annusare uno dietro l'altro come fossi un cane da tartufo.
Ho in mano così tanti cartoncini che ci posso fare un simpatico gonnellino.
"Senta, scusi, non ne avrebbe qualcuno un pò più amaro?"
La commessa, che c'è da lodarla perchè non s'è mai scomposta anche se dei cedimenti li ha avuti, me ne propone uno che sapeva di Raid e uno che puzzava di polpette con lo zafferano.
"Ma tipo...uno meno speziato ma un pò più amaro...anche da uomo..."
La commessa mi guarda paziente e mi domanda con stupore: "Mi sta chiedendo un profumo da uomo DA BORSETTA?!?"...
"Mmmmm"
Ha ragione. Va bene che il mondo è dei gay, ma forse sto un pò esagerando...
Così mi vergogno di me e afferro il primo profumo famoso da borsetta che vedo. Me lo faccio incartare e lo porgo a mia zia come Melchiorre porse a sua volta l'incenso.
Mia zia è entusiasta e corre fuori a gridare a mio zio: "Miiiciiii! Miiiciiiii! Miiiciiiii!!!!! Fai COCCODE'!"
"E perchè?" domanda mio zio.
"Perchè io ho COCO'!"
Ebbene sì, ho regalato a mia zia COCO' CHANEL MADEMOISELLE: il profumo più dolce della storia del mondo.
Però è da borsetta!
Cos'è successo a maggio?
Cos'è successo a giugno?
Sostanzialmente nulla, a parte scaramucce e scocciature.
E a parte il fatto che i miei capelli, dal corto corto stile monaco buddista, stanno prendendo una strana piega.
Crescono solo i ciuffetti sopra le orecchie e somiglio sempre più a Mila Azuki!
Naturalmente anche l'agilità è la stessa.