28 settembre 2008

Ancora inconsolabile dopo la famosa cena coi compagni (...no, così sembro partigiana...) con gli ex compagni, ne ho parlato a mia zia.
E lei mi ha raccontato un aneddoto della sua gioventù.
Una sera, con suo grande sgomento, si è trovata invitata ad una cena con gente molto aristocratica e anche snob.
Per non farsi notare mangiava e non fiatava, ma quando la pietanza langue, l'hanno squadrata chiedendole che lavoro facesse.
Ma mia zia non scappa in lacrime nè sviene per l'imbarazzo, ma si dà un sostegno, raddrizza le spalle (schiena dritta testa alta!) e risponde che tiene la contabilità per una grossa azienda. "Ah non la conosce?!..Strano, perchè è molto importante!"
E si rimette a mangiare.
"E di che cosa si occupa questa azienda?"
Orca. Questo è difficile...passi che ha indorato il fatto di essere impiegata, ma come glielo ammette che la sua ditta fa VITI?!
Forse le uniche viti che conoscono sono quelle dell'uva per lo Champagne...
Così ci pensa e ci ripensa. La madama torna alla carica "Cosa producete, allora?"
"Viti!....Ma non viti qualunque! No, facciamo viti per la Ferrari."
Controllate bene perchè la vostra Ferrari è tenuta insieme da viti con una "R" sulla testa! La R di Renata che le fà!
Così, in buona sostanza, mi consigliava di darmi un tono, di gonfiare il mio 'sì mesto lavoro...
Al massimo avrei potuto raccontare di quella volta che è stato qui Don Mazzi....ma siamo certi che avrei fatto un figurone?!...

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