Se Pavia ha parità tra ying e yang, grazie a un negozio per l infanzia e a uno di pompe funebri, VERCELLI è monotematica.
Preti, frati, conventi, monasteri, chiese, abbazie, collegi di suore..e se nn sono conventi sono ex-conventi, e se non sono monasteri sono ex-monasteri, e se non sono collegi di suore sono ex-collegi di suore.

Oltre "RISO AMARO" credo ci abbiano girato anche un altro film "VIA CON-VENTO", perchè, che mi si creda, tutte quelle sante costruzioni sono un' esagerazione.
Mancano solo i Musei Vaticani e il Monte Sinai!
Sebbene manchi il Sinai e la cosa mi delude, di risaie ce ne sono davvero tante..non quanto le sacrestie, ma parecchie!

Sentendomi mondina io stessa nn ho potuto fare a meno di girare in tondo per ore alla ricerca di dove avevamo lasciato la macchina, cantando:
"Sciiùr Padrùn da li beli braghi bianchi
fora li palanchi, fora li palanchi.
Sciiùr Padrùn da li beli braghi bianchi
fora li palanchi c'andùm a caà!"

Il dialetto piemontese alla Livia Turco è sempre un bel sentire.
Io che stecco la terza strofa ("E quando il treno sceffla i mundegh alla stassion, cun la cascietta in spalaàaàaààa!") decisamente meno.
L ignoranza sublime della nuova generazione che le chiedi dov è la piazza con al centro la statua di Vittorio Emanuele col pennacchio e ti mandano in quella con Mazzini e le sue braghe larghe.
Che venga tramandato il detto:
"Il riso nasce in acqua e muore in acqua"

Vale la pena andare a Vercelli anche per passare dal cartello di BOFFALORA che è sempre un nome di paese che mi fa tanto ridere..sì, quasi come BREMBO!
Ah ah ah! Brembo!!!...Dai...fa ridere!!...