25 novembre 2007

SOFFIO

Dopo L'ARCO e PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO, INVERNO E ANCORA PRIMAVERA (titolo lungo quanto quelli della WERTMULLER) ero certa che sarei entrata nel lento e mistico e panico mondo di KIM KI-DUK anche 'sta volta.
Invece mi trovo una coreana spanata che canta e balla...ma mica canzoni alla KIM KI-DUK! No, veri e propri riempipista accattivanti. Una per stagione perchè un pò sta fissa delle stagioni ce l ha...
La canzone della primavera: "Bum bum bum bum ai gat kaiho ai gat kaiho..."
La canzone dell estate:"Kuri kuri quaiooo òò!"
La canzone dell'autunno: "Ad esser sinceri non me la ricordo, comunque triste. Forse era francese"
La canzone dell'inverno: "Ero troppo presa dal film, il carcerato muore, chi c'ha voglia di cantare!?"
Le solite signore dietro avrebbero voluto chiedere a HA JUNG-WOO dove fa i corsi di decoupage, perchè loro oltre a Peter Coniglio sulla scatola di legno non vanno.
La mia amica Angela sostiene combattiva e a mento alzato che tutti i bambini sono belli.
Forse non è mai stata in Corea, perchè la bimbetta era una Charlotte Gainsbourg nana.
CHANG CHEN tenta ripetutamente il suicidio, e a nulla servono le avances del suo amico di cella nè spiegargli che è nel braccio della morte e che se vuol morire è solo questione di giorni!
Alla fine nevica e i pupazzi di neve sono bellissimi!
Invece che i bottoni come noi, per gli occhi usano 2 stecchini...ahahaah, autoironia coreana; In barba a quei cartoni giapponesi che barano disegnando occhi grandi metà della faccia!
KIM KI-DUK fa un cameo nella sua pellicola: è il guardone che manovra la telecamera all'interno della cella, come se lui stesso facesse un film all'interno del film.
Pochissimi i dialoghi. La fotografia è spesso poesia, ma meno delle altre volte.
La colonna sonora invece non ha rivali!

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