5 novembre 2007

INLAND EMPIRE

Lungo. Buio. Lugubre. Doloroso.
DAVID LYNCH toglie tutto il razionale e gira un inquietante TWIN PEAKS di quasi 3 ore in cui pare non succedere niente ma ho come il sospetto che succeda tutto....
Non ha un inizio e non ha una fine. Trascina nel vortice dell'oscuro dramma personaggi bislacchi che sembran presi in prestito da ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE, o forse BIG FISH, o FUR.
Pensavo di aver chiuso coi film che non capisco dopo SWIMMING POOL. Pensavo che mi sarei dovuta arrendere a uscire inebetita solo dai film di OZON, invece no, ecco che LYNCH ci riesce di nuovo.
Totale perdita di orientamento in un labirinto d'oblio. Bombardamento di immagini alle quali si resta impigliati e alle quali si smette quasi subito di chiedere un motivo.
Attrice e co-produttrice LAURA DERN dà del suo meglio espressivo e credo che mai ci sarà un film in cui potrà esprimersi in così vasta gamma.
La doppia vita di LAURA DERN mi riporta alla doppia vita di LAURA PALMER.
Lode a chi riesce a rendere inquietante anche una sit-com della Famiglia Conigli.
La "parlata dell'Est" (Polonia? Bulgaria?...Niet, non lo so) che in BORAT faceva tanto ridere, qui fa fare pipì addosso dalla paura...
Dal buio emerge anche una JULIA ORMOND che mai mi sarei aspettata di trovare lì e un JEREMY IRONS che per una volta fa quello più normale del film...
Dopo GLI INSEPARABILI l avevo catalogato a fianco di JACK NICHOLSON: attore matto-psicotico!
Può essere che nel futuro tutti i film saranno così!
Cara lettrice/caro lettore, ecco cosa penso di INLAND EMPIRE.
Tu?

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