25 gennaio 2009

PAUL W.YOUNG "IL RIFUGIO" Rizzoli

La premessa è che non sono particolarmente religiosa. Ho chiesto a mia mamma di portarmi un libro a caso dalla libreria in corridoio così avevo qualcosa da leggere. Mi ha proposto un saggio sulla Cristianità in Russia della sua amica laica ma ho gentilmente rifiutato. Magari un'altra volta che non ho il febbrone (36.9).
Me ne porta un altro. Un bel dialogo con Dio. Già alla sesta pagina alcune persone fanno amicizia in un campeggio; si salutano con una preghiera e si accomiatano con delle benedizioni. E la sera, devanti al fuoco, tutti insieme parlano di Dio.
Questo è uno dei motivi per cui non andrò mai in campeggio. Certi rischi non ne voglio correre!
Poi rapiscono la bambina e poi ancora questo Mack riceve un invito da Dio per il week end, nei boschi.
La trama è parecchio bislacca, e non è che a ogni paragrafo mi sono complimentata con la Rosi per la scelta, ma devo dire che se Dio avesse "scritto" questo anzichè la Bibbia, forse crederei un pò di più.
Certo certo, Dio non ha scritto un bel niente! Però in questo libro i concetti e le volontà messe in bocca alla Trinità sono molto più vicini al mio modo di pensare e di vedere. E di accettare.
Se non esistessero Chiese nè Dittature Spirituali Fondate sul Cristianesimo si avrebbe una religione più pura, più semplice, più pulita e più buona. Si potrebbe vivere e convivere. Il mondo si chiamerebbe Eden o Utopia. In questi principi credo, in quelli attuali di chi si spaccia per il Rappresentante di Dio in Terra, no!

Dopo tutto, nemmeno Gesù era Cristiano!
Voto: 7

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