24 ottobre 2007

LA VOLTAPAGINE

Lungo, silenzioso, essenziale, vendicativo, morboso film francese.
La trama è semplice: la più inespressiva bambina di Parigi fa un concorso di pianoforte, un'esaminatrice la distrae, lei sbaglia, fa la preziosa e smette di dedicarsi alla musica; e 20anni dopo glie la fa pagare.

Denis Dercourt, il regista, si rifà a Chabrol.
Inutile dire che la HUPPERT in un film come questo ci sarebbe stata come il cacio sui maccheroni, ma forse ha i crampi a furia di suonare il piano, povera donna.
Che poi non mi spiego perchè i francesi vedano il maligno nelle pianiste..
Eva era una pianista e lo sanno solo loro? La Franzoni strimpella?!
Come vedono i tasti neri e bianchi, ecco la sciagura che si abbatte nel film e la malvagità serpeggia!
A parte la faccia un pò da gallina impertinente, brava CHATERINE FROT. Una EMMANUELLE BEART un pò sbiadita è DEBORAH FRANCOIS.
Il marito inappuntabile che finisce cornuto è sempre il tapino PASCAL GREGGORY.
Lo stesso marito inappuntabile che finisce cornuto in GABRIELLE.
Si vede che in Francia non vanno di moda i mariti violenti e ubriaconi come nei film americani (IL COLORE VIOLA, L ULTIMA ECLISSI.....) ma glie la si fa pagare perchè sono bigotti, irreprensibili e, diciamocelo, noiosi oltre il sopportabile.

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