24 ottobre 2007

RATATUILLE

La Francia e il lemming nello scarico mi riportano lesta lesta a RATATUILLE!
Una parola che da dire è bellissima...come pietanza è suppergiù un pinzimonio stufato.
Del resto anche il film è deludente...solo carino. Ho riso di più del cortometraggio prima.
Nel pubblico pochi bambini e tanti giovani e giovanotti. E un'evergreen (io).
In CENERENTOLA c'erano i topi sarti, in RATATUILLE sono cuochi.
Certo, certo Gusteau, "tutti possono cucinare", ma se lo fa un ratto, per quanto della WALT DISNEY, fa schifo!
E che diamine!
Si, la zuppa è buona. Ok, si lavano le zampette prima...ma porca vacca, son sempre ratti!!!
L'inesperto cuoco che fa squadra con Remy è Linguini: un italiano!
E chi altri potrebbe avviare un ristorante di successo con una pantegana?! Imbroglione impunito d'un italiano!
Si non mancano gli spunti critici come l'unica ragazza chef che sottolinea quanto sia duro farsi largo in ogni lavoro essendo donna. Il marchio del grande Gusteau defunto che viene impresso su cibi precotti e commerciali. Il critico che parla fuori dai denti del suo mestiere...gli skyline di Parigi me la fanno rivivere con nitidezza...va bene...ma un ratto in cucina FA SCHI FO!
Insisto: solo un italiano può aprire un ristorante con un fognarolo, ma solo i francesi ci vanno a mangiare leccandosi i baffi!

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