29 marzo 2006

E' nella minimalista solitudine zen di MacDonald's che stasera ho elaborato una nuova teoria che chiamerò "teoria stracca"...dal latino "stracchinum teoris"...o giù di lì...
La "teoria stracca" riguarda il lavoro.
Il lavoro è cosa assai pesante ma purtroppo necessaria, in quanto portatore di sostentamento.
Se potessi esprimere dei desideri per migliorare il mio rapporto astio/odio col lavoro, per renderlo parte integrante e non ostile della mia vita, sarebbero principalmente questi 2:
1. fare un lavoro che mi piace
2. fare un lavoro che mi piace potendo scegliere quando e quanto esercitarlo

Ed ecco che però il lavoro assumerebbe un' altra dimensione...fare una cosa che ci piace e quando ci piace si chiama hobby!
L'hobby non è un lavoro.
Di hobby non si campa.
Es. Negozio di decupage => La ragazza che ci lavora ha l'hobby del decupage, ma il suo è un lavoro perchè ha dei doveri. E degli obblighi. E degli orari.
Es. Un pittore => Il pittore ha l'hobby della pittura, ma il suo è un lavoro perchè ha un committente e dipinge anche cose che non gli vanno poi tanto di fare.

Perciò, cosa porta una persona a pagarci per il nostro hobby?
Non la merce (quadro o tolletta con carta di riso) che ci portiamo a casa, bensì l'insofferenza e il rompimento di palle che fanno del nostro hobby un lavoro.
Questa geniale deduzione è la "teoria stracca"!..E' proprio vero..."succede solo da MecDonald's!"

27 marzo 2006

Certo che la memoria è una cosa strana forte!
Manifesta le proprie falle e la propria inettitudine non solo quando ci fa salire e scendere le scale cinque volte, perchè dobbiamo assolutamente fare una cosa ma nn ricordiamo cosa..
Ma anche quando andiamo a far la spesa perchè ci mancano i dadi e poi torniamo a casa con dei fagiani, una batteria di pentole e i 4 salti in padella, ma sul fondo delle sportine, dei dadi neanche l'ombra!
O quando sappiamo di esserci ricordati di dare da mangiare ai gatti, ci ricordiamo di avere spento il gas e chiuso la porta a chiave..ma un sottile spiffero di disagio non ci molla..
E solo all'autogrill ci ricordiamo della nonna che abbiamo lasciato a casa, in bagno ("Ehè..U finì!...Va c'u dì ca l'uuu faaadaa!!...Uè!...In dua ta set???..Uè...slandroonaaa, lasà a cà la to pora nonaaa!!..Uè! Turna indrè a ciapam vè! Ca se no ciami ul Lubraano!!")

Potrei fare altre mille esempi.
Ma invece delle piccolezze (scusa nonna!) che dimentichiamo, mi piacerebbe scoprire con quale criterio il cervello decida che ricordi stendere fuori come dei panni imbarazzanti, sempre in bella vista e a portata di mano, e quali invece nascondere sotto allo zerbino o dentro ai vasi di ciclamini.
Io della mia infanzia ricordo pochissimo, solo la Zia Silvana e il suo uovo in camicia, l'effetto che mi faceva vedere l'Armida & sua sorella dal basso, i Tic Tac che allora erano legati non a Michelle Hunziker ma alla cassiera felliniana dell'A&O..
I giardinetti con la Zia Rina, i panini con la coppa che mangiavo in piscina e che a scuola a me fregavano sempre il temperino..
Io all'asilo ho rubato una macchinina e ce l ho ancora come trofeo!..Qualcuno avrà sulla mensola un'invidiabile collezione di temperini...
E' la giusta legge del bilanciamento dell'Universo!
Ieri sera mi sono rimpatriata con una mia compagna delle elementari.
Le ho confessato che di sua mamma non ricordo la faccia ma solo la voce.
"Che strano, come mai la voce?"
"Mah..-penso con fare da grande psicologa- probabilmente perchè ero timida e non la guardavo in faccia ma ascoltavo solo la voce!"
..Improvisamente, del perchè, non glie ne frega più niente ma inizia a ridere fino alle lacrime.
"AHAHAHHHAAAA..AHAHAHHAHHHAAA...AHAHHAHAHHAHHAHHHAHHA"
Va bene, ammetto che ogni tanto le mie teorie siano bislacche ma tutta questa ilarità......
"AAAHHAHAHAHHHAHHHAHAHHAH....TU TIMIDAA!!!!???"
E inizia a raccontare di quando ho dato un pugno in pancia a un bambino che non mi passava il cappotto, di quando ho attaccato con la colla il sedere di un altro alla sedia, di quando ho rovesciato l'inchiostro addosso alla maestra.
Di quando siamo andati in gita in una fattoria, e io non volevo fare la foto. Ho cominciato a correre per le stalle e il granaio perchè non la volevo proprio fare e tutti che mi correvano dietro..
I miei compagniucci sfiniti in posa per un'ora e io a scappare come una matta..ahaha, come mi sono simpatica!
Chissà perchè la mia memoria non ha tenuto ben stretti questi allegri ricordi.
Forse la mia memoria è selettiva e altezzosa e si vergogna per me..
Credo che se ne combino ancora la mia memoria chiederà il trasferimento!...

19 marzo 2006


Iniziata quest'inverno, la Mostra di van Gogh & Gauguin a Brescia terminerà a giorni..
Noi ci siamo andate 3 settimane fa.
A Brescia non alla Mostra!
Perchè era troppo tardi e ci pareva brutto entrare e trattenerci così poco.Son persone di una certa fama, Van Gogh & Gauguin..mica se ne abbiano a male.
Così, facendo le grandi donne di alta cultura abbiamo snobbato la Mostra, siamo entrate in un bar col bagno allagato per fare merenda.
Siccome volevamo approfittare per darci al canottaggio, abbiamo anche fatto la pipì.

Giovedì scorso allora abbiamo organizzato una gita appositamente per la Mostra.
Niente scarabocchi nel programma!
Dopo una sosta a mangiare tagliatelle al ragù di cinghiale in quel posticino graziosissimo che si chiama Autogrill (cucinate proprio dalla nonna toscana dei 4 salti in padella) dritte e filate fino a Brescia!
...Questo stesso programma l avevano fatto altre 480 persone, tuuuuttte in fila che neanche ai funerali del Papa!
Si bisbigliava di 5 ore di code!...Oh Gesùgesù!!
Siamo andate a informarci:...proprio 5 ore di coda!..Oh GesùGesù!
Il che voleva dire che quando sarebbe toccato noi entrare, sarebbe toccato al Museo chiudere!
Ma di nuovo passare da Brescia senza fermarci da Vincent & Paul era scortese!
Ormai eravamo lì...
Non avevamo più giorni per tornare! Non l avremmo vista mai!!...Le prenotazioni non le accettavano più! Ahimè quale disdetta, qual fato funesto!
Qualcuno sfinito abbandonava la coda ma la gente che usciva dal Museo e ci diceva frasi di incoraggiamento dipinte con finto ottimismo ci facevano sospettare che l attesa, nonostante tutto, sarebbe durata proprio 5 ore, neanche un minuto di meno!

Ne abbiamo pensate tante:
Fare le nominations. Es. scegli chi vuoi eliminare: la vecchia con la faccia da antipatica o la tipa rasta che sta fumando qualcosa di sospetto?..E pian piano la coda si smaltisce.
Oppure: abbassarci e farci i codini per entrare di straforo con il gruppo di 3°elementare.
Oppure: metterci gli occhiali sul naso, prendere una penna e fare voce pedante per entrare di straforo come insegnati di 1°media.
Oppure: farsi crescere la barba e tagliarsi un orecchio, una. Girare con una Filippina a braccetto, l'altra per entrare di straforo come van Gogh e Gauguin in persona! (Siccome io ero Van Gogh ho preferito pensarne un'altra!)
Oppure: Corrompere il guardiano che in verità avrebbe dovuto essere fermo e zitto tipo Guardia della Regina, invece pareva più la coda di un cavallo che scaccia le mosche!
Oppure: mettermi a gridare "Culattoni raccomandati!" e dire che ero amica di Sgarbi!

Pensa che ti ripensa mi son detta: io alla Mostra non ci entrerò mai, ma non lo dirò a nessuno: entro al bookshop, compro un mini catalogo e faccio la mia bella figura da intellettuale!
Il bookshop è dopo la Guardia della Regina, laggiù in fondo alla via, lontano dagli occhi indiscreti della fila.
Uhhh ma quanta gente al bookshop!
"Avete il biglietto?" ci domandano appena entrate.
"No, guardiamo i libri!"
(Che è come entrare al cinema: "Avete il biglietto?"."No, ma noi attacchaimo solo le cicche sotto le sedie!")
Facciamo un giretto...compro un ombrello con le donne nude? no meglio un mattarello coi girasoli! Guarda, un mocassino sinistro a forma di cipresso!
A sinistra il guardaroba..più avanti dove si prenotano i biglietti..oh ma chi se ne frega! Proviamo!
Chiediamo se si può prenotare ancora, magari la Guardia della Regina è un millantatore e dice che nn si può prenotare per cattiveria sua!
Infatti alla ragazza che c è in fila davanti a noi dicono che, certo, può prenotare un posto!
"Domenica alle 23.30. E' l'ultimo"
Ci mettiamo nell altra coda: "2 biglietti per Van Gogh & Gauguin..interi"
"24 €"
"Va bene, tenga, grazie"

Non è stata una cosa farabutta, solo un insieme di coincidenze che non costituiscono reato.
Ma io mi sentivo peccatrice!..Esterrefatta ma peccatrice!..Assai gaia, ma peccatrice!
Abbiamo saltato una coda di 500 persone, un'attesa di 5 ore!..
All'entrata mi hanno fermata.."Oh GesùGesù!...Ora mi portano in Questura, a Forum! E io son qui con la coscienza sporca e le ascelle sudate!". Invace no, m'han solo fatto lasciare la borsa in guardaroba..

Ho visitato la Mostra e sono felice.
La mia socia di scorribande è bergamasca , perciò l' aver frodato Brescia è doppia soddisfazione!
La ragazza rasta ha fatto passare quello che stava fumando e la vecchia con la faccia antipatica ha cambiato espressione.
E se poi davvero è un peccato visitare una mostra pagando il biglietto ed entrando dall'ingresso, bhe...credo che Dio abbia tanto senso dell'umorsimo!


Ho nominato Lady Lovely anche se, come è facile presumere,
io tifassi per Neronda!
...Ora..non è che io voglia far la polemica...ma il cartone animato di Lady Lovely, era la storia delle scaramucce tra la smuntina bionda e la burbera mora...
Nulla di che, niente di ecclatante...effettivamente credo che il cartone animato sia solo un pretesto per incitare all'avvento di un nuovo cucciolo da compagnia!
Le due antagoniste avevano dei magici piccoli amici che si nascondevano tra i loro capelli...dei criceti con la coda a toupè, forse un abile mossa per rendere più graziosi quelli che in effetti altro nn erano se non pidocchi!
Lady Lovely ha come messaggio subliminale l'allevamento dei pidocchi!
Diffidiamo da lei!

Applausi grazie!
In questa settimana ho dovuto spiegare a una signora che il GINseng non è alcolico, ad un'altra ho consigliato a casaccio quale yerba mate fa andare più di corpo.
Mi hanno chiesto 3 etti di caffè SUPERSTAR invece di un più modesto Super bar.
Alla domanda "macinato moka o espresso?" si sono sbizzarriti in: macinato per la cucina, a sesami, per la moka espresso, quella che si avvita col manico, per mia cognata, per la Lavazza, come vuoi basta che è decaffo!
...Ho cercato di tamponare gaffone di Rosola e ora sono stanca morta.
Non ho avuto tempo per riflettere e ora ho poco slancio per scrivere.
Non ho nulla da raccontare e la cosa mi deprime...soprattutto è abbacchiante il fatto che persino qui vige la censura perchè nn posso parlare di persone che potrebbere casualmente passare dal blog e buttarci un occhio...

Una osservazione però la voglio fare, e un consiglio lo voglio dare: MAMME, TORNATE A REGALARE I CARILLON!!!
Perchè donare a vostra figlia una Bratz, una Barbie, una Tania, ma anche una più sfigatella vicina di casa della Famiglia Cuore, la farà sentire inappropriata per tutta la vita!
Bimbe di 3 anni col bamborino di fuori come una Witch...giovincelle alla soglia della pre-adolescenza che si sentono sformate perchè non somiglieranno mai a Mew Mew!
Quelle sformate semmai son loro! Quelle lunghe e strette come una stringa di liquirizia!
Io cosa dovrei dire che sono paro paro Hamtaro!?
Che fine hanno fatto i vestitoni casti di Lady Lovely?..
Regaliamo un bel carillon!...Niente confronti nè inadeguatezze, solo un coniglio di legno che gira e una musica dolcissima che ti cullerà quando chiuderai gli occhi, anni e anni dopo.

12 marzo 2006


Prossimamente su Fox Life, la nuova serie di DESPERATE BARMAIDS.
Tornano Rosy, Micky, Alex & Sarah, le bariste più disperate del Settentrione.
Non perdetele, su questo blog!
CHE TEMPO CHE FA: (POST IN PERENNE AGGIORNAMENTO)
Espressioni d'uso in Brianza.

"Quel cun la basiola: A mì m'a pioff in buca
Quel cont i dinciun in fora: A mì no!" = CADE UNA PIOGGIA VERTICALE

"A gh'era tant vent ca sa l'era minga incrusà al sgurava via anca ul Signur!"= VENTO FORTE FORTE

"Tant sul ca'l spacava ul cù ai passer!"= SOLE CHE PICCHIA

VARIE DICERIE:

"Chi vusa pusè la vacca l'è sua"= LA VACCA VA, NON AL SUO VERO PROPRIETARIO, MA A CHI GRIDA DI PIù
"Quel che da bell a gh'è in vetrina, gh'è anca in cantina"= UOMO DAL NASO GROSSO E' BEN DOTATO ANCHE LA' SOTTO...

"La legura senza cuur la sa ciapa a tutt'i uur!"= QUANDO MENO TE ASPETTI, ME LA PAGHI!

"Val pusè un andà che cent andemm" = E' MEGLIO ANDARE UNA VOLTA CHE DIRE CENTO VOLTE ANDIAMO

"T'e sciuscià ul manig!?...E adess caga la badira!" = HAI GODUTO PRIMA!? ADESSO SOFFRI!

"In sula sua carrozza la ga sal chi ga par!" = FA CIO' CHE LE PARE E PIACE A CASA SUA E CON LE COSE SUE!

"Quant ghin'in caa i uradur al scapa anca ul Signur!" = QUANDO CI SONO IN CASA I MURATORI ANCHE GESù SI STACCHEREBBE DAL CROCEFISSO E USCIREBBE

"Beata quela spusa che la prima l'è 'na tusa!" = IN OPPOSIZIONE AL DETTO AUGURI E FIGLI MASCHI: BEATA QUELLA SPOSA CHE HA COME PRIMA FIGLIA UNA FEMMINA

"Nus e pan mangià da can" = NOCI E PANE CIBO DA CANI
"Pan e nus mangià de spuss" = PANE E NOCI CIBO DA SPOSI

"E pò dopu sta voret? L'off, la gaina e ul bus dal cu calt?!" = DETTO A PERSONA CHE ESIGE UN PO' TROPPO...


Ricordate la barista parlottona?
Rosola e le sue gaffes?
La pimpante cinquentenne che corre euforica incontro alle figuracce?
I protagonisti di questo siparietto sconclusionato sono:
R: Rosola
A: il piccolo bimbo Alberto
C: il cliente non di primo pelo
I: Io

Rosola dal bancone lancia occhiate divertite al Piccolo Alberto che fa bolle con la cannuccia.
Entra un cliente sulla settantina e Rosola gli fa un cappuccio.
Il cliente al bancone, Piccolo Alberto al tavolino e Io e Rosola al nostro posto a sistemar stoviglie.
Rosola gigioneggia facendo burlette a Piccolo Alberto e poi chiede:
R: Allora amore, la mamma come sta?
E il Cliente ottegenario:
C: Ma si, la va bèn!

....
......Come un tonfo cade il silenzio e si mischiano occhiate perplesse...
......
I: Ah..Rosola...Non sapevo che tu e la mamma del signore foste compagne delle medie..

9 marzo 2006

Scrivo queste poche righe solo perchè, chi apra il mio blog, non abbia da vedere Rita Pavone!

E anche per condividere con voi il mio sgomento.
Soccombo allo stupore.
Leggiucchiavo il listino prezzi nella cafftteria poc'anzi..
non è esattamente un listino prezzi...è una copertina di un vinile del '34 mal deposto in una cantina di terremotati: scritto a macchina-guerra-punica; coi prezzi sbianchettati e riscritti non sopra ma 7 mm più in basso; al posto di "€" una "è"...forse per simboleggiare che si lèggè con la è apèrta...è un menù onomatopeico, credo!
Sulle pagine, le impronte delle dita di quel buon'uomo dello scrivano e l' impaginazione fatta a occhi bendati in una notte di bora (all'aperto!)
Ma nn è finita qui! Alcune sono "cioccolata" (altre forse ricette rubate a Juliette Binoche) sono "chocolat"...non sto neanche a dire che sono elencate le cioccolate che in verità sono terminate, e si è soprasseduto su quelle che invece ci sono eccome!
Il prezzo di una spremuta è S.Q. magari è il diminutivo di S.P.Q.R. per dare un'indizio dell'età delle arance; no, invece vuol dire "Secondo Qualità"...perchè se la vuoi di noccioli d'anguria il prezzo della mano d'opera cresce notevolmente!
O se la vuoi di pompelmi rosè, fagioli e barba dei frati, la disgustosa idea ti costa cara!
Il caffè è normale o "dekk" che è una parola russa per dire "nella tazzina non c'è la caffeina ma neanche il buonsenso!"
E poi, dulcis in fundo...il "whiskj"...può essere che sia il concorrente del Grande Fratello della Moldavia da nominare..o il barbiere di Tolstoj...o la formaggiaia di Dostoevskij...
Ho obiettato: ma whisky si scrive con la Y non con la J...
Mi ha risposto quel buon uomo dello scrivano, gigioneggiando furbone sui talloni: "No maaa..guarda cheee...-mentre si mette in piega i baffi pensando a una bugia decente-...mi sa che nella mia macchina da scrivere quella lettera lì non c'è mica eh!"

6 marzo 2006

Anche oggi ho avuto il mio buon tempo per riflettere..Solo mezz'oretta, non di più che il troppo stroppia!
La teoria che vado testè a spiagare riguarda Rita Pavone..
Perchè nn trovarne una anche sul bruco dei cavoli o sul fatto che un'ascella mi suda più di un'altra, vi domanderete..
Gne gne gne, vi rispondo! Fate poca ironia!

Ho letto, e sono ancora nella fase di chi spera che nn sia vero, che Rita Pavone si candiderà tra le file di AN...Rita Pavone?!...AN?!...Ma se suo padre era un operaio della Fiat?!...Che le prende?!...Come può candidarsi ad AN?...
Pensa che ti ripensa mi son data le seguenti risposte:
1. Il cuore glie l hanno operato male
2. Datemi un martello-che cosa ne vuoi fare-me lo son dato in testa...
3. Elaboro il detto "Il matrimonio fa male ala sinistra"
......Perchè no?!...Dopo tutto tante coppie celebri fanno outing e ammettono di essere di destra, pavoneggiandosi!
Vianello-Mondaini, Ricucci-Falchi, Costanzo-DeFilippi, Mio Zio-Mia Zia, ora Pavone-Reno..
Ma poi grazie al cielo mi vengono in mente Fò-Rame e getto via, per nulla a malincuore, questa ipotesi.

Ma me ne viene una più geniale!
Mondaini, Pavone e (attenzione bene, grooosssoo indizio) OMBRETTA COLLI!
Cos hanno in comune?!
Ombretta Colli, militante della sinistra negli anni 70, moglie di Giorgio Gaber, mica di Pimpa!
Ora...candidata di destra...Non vi pare strano?
A cosa si deve quasto cambiamento?
Io lo so!...AL LORO CHIRURGO PLASTICO!!!
E nn è un chirurgo plastico normale, no! basta guardarle!!
E' un complice di ...non lo nomino che c'è la parcondicio....
Le labbra della Mondaini, quelle della Pavone e quelle della Colli no sono piene di silicone, ma di brutti pensieri e di pessime idee, come dei rosei vasi di Pandora!!!
Allarme! Allarme! Allarme!

5 marzo 2006

"Sapete perchè ho dei piedi così piccoli?.....
.....Bhe, niente cresce facilmente se sta sempre all'OMBRA! Aha haha ahahahha"


Così tiene allegra la brigata Dolly Parton!
Anzitutto grazie a Luciana Littizzetto che ha visitato il mio blog anche senza lasciare un commento.
Se così non fosse non si spiegherebbe il monologo di stasera a "Che tempo che fa"...
Oppure chissà, sara' lo stesso segno zodiacale a dettarci i medesimi spunti.

Oltre a questa indiscrezione, ho una rilessione:
la mia teoria di stasera si basa sul fatto che il mondo è diviso in due, da una parte chi è nato per parlare e dall'altra chi è nato per ascoltare..

...Avrei anche altre teorie sullo spessore dei peli e sulle donne coi sederi piatti, ma le rimando a data da destinarsi.

Tra due persone ci sono sempre regole non scritte e la più comune è: sia ben chiaro chi parla e chi ascolta.
Chi ascolta ha anche la funzione di memoria.
Non è detto che chi ascolta possa anche dare consigli. La maggior parte delle volte NO!
Ascolta e basta, perchè allargarsi?!
Talvolta prova a interrompere; prende la rincorsa per infilare una frase sua fra quelle dell altro..ma non glieeeaaafaaa!!!
Si tiene a mente gli interventi per quando toccherà a lui, perchè infondo è uno speranzoso..
Ma ricordo ancora una volta che fine fa chi vive sperando!

Quello che parla parte per la tangente da quando suona la sveglia a quando gli sparano.
E' suo dovere parlare, raccontare, essere minuzioso e dilungarsi nei dettagli.
Esattamente non so se si domandi mai se all'interloqutore interessi un cecio di ciò che ha da raccontare..o forse si risponde mentendo...non lo immagino, perchè come avete indovinato io appartengo all'altra squadra.
Tant'è che scrivo in un blog perchè non riesco mai a interrompere.

Magari è anche solo una questione di educazione..perchè difficilmente io dico: non mi importa un fico secco.
Gli altri, quelli che parlano, invece, mi liquidano così!...Ebbene si: "non me ne importa un fico secco!"
...Mi interrompono, mi parlano sopra, si dimenticano che avevo proposta di raccontare un fatto..si dimenticano che avevo una bocca...
E quando per caso mi interpellano, poi, ci ripensano..

E io ascolto ascolto e quando cala il silenzio, elaboro..

Ed elaboro teorie come quella sullo spessore dei peli o sui sederi piatti di talune donne...

3 marzo 2006


La reclame!!!
Alla Clerici così piace annunciare la pubblicità...
Alla Clerici vorrei anche domandare: esplicami in cosa consiste la prova Actimel!
Io non bevo il suddetto yugurtino, perciò sarei una cavia perfetta per la sfida...
Tanto che ho da perdere? Soddisfatta o rimborsata!
Ma che ho da guadagnare?...
Cosa mi promette Antonellina l'ho ancora da capire!..
Promette che Actimel me le farà diventare come le sue? Promette che potrò rubare le posate alla Prova del cuoco?
Promette di farmi incontrare Nonna Pina?!

Sicchè cosa mi devo aspettare da Actimel?
Perchè se è insito nell'offerta che mi debbano spuntare le basette o i peli sul petto, o "bevi Actimel che ti vengono 3 alluci" io non sarà nè soddisfatta nè
rimborsata!

2 marzo 2006

Non voglio mettervi a disagio, ma si mormora che io faccia parte di una famiglia nobile del paese..una famiglia con addirittura il DE davanti...
Una famiglia DE PIOCC!
Tradotto per chi è poco avvezzo al dialetto, una famiglia di gente un cizzino avara..un pò tirchia, che spende mal volentieri..col braccino corto..che riusa la pell d'i puress, o qualche metafora del genere.
"E' una vergogna nonchè una cosa indegna; queste sono calunnie, non hanno uno straccio di prova, forse è un complotto...Cribbio!"...scusate, l ho imparata a forza di guardare "Porta a porta"...
Vi sfido a trovare una famiglia che non corrisponda alla descrizione in tutta la Brianza!
Ogni famiglia di brianzoli DOC che si rispetti deve essere pidocchia, se no dov'è il luogo comune?!
Così come i bergamasc i'in biutt e grass, e così come i piemonteeesi son falssi e coorteesii!

Manteniamo fede ai luoghi comuni, non creiamo scompiglio!
E chi è cresciuto come me al dolce cantilenare di "il miglior guadagno è il risparmio" capisce cosa intendo..

Poi so anche "la legura senza curr la sa ciapa a tutt'i ur" ma quella è un'altra storia..

Cmq, sebbene il paese mormori, e si sa: voce di popolo voce di Dio, io sbuffo in faccia a Dio e gli domando:
ma cosa risparmio a fare?..risparmio per guadagnare, e poi una volta che ho guadagnato che me ne faccio dei soldi se nn li posso spendere altrimenti nn risparmio ergo nn guadagno??
Magnanima che sono permetto di usare il 50 e 50 o l'aiuto del pubblico...
Bambini, sapete perchè a Milano, e nella sua diocesi, il carnevale dura fino al sabato, mentre nel resto del mondo finisce al martedì?
L'è una bella storia, settatevi giù che ve la conto:

sa diss che questa abitudine incominciò quant el Sant' Ambrousss a l'era il vescovo de Milan.
Sa diseva che siccome Gesù aveva fatto dumaa 40 dì nel deserto, la Quaresima doveva avere quasi la stessa durata... 6 settimane... da dumeniga a dumeniga. Il digiuno cominciava con la prima domenica di Quaresima, sicchè bisognava far festa fino al sabet prima, invece di fermarsi al martedì; i milanesi facevano solo una piccola pausa il mercoledì delle ceneri, per poi ricominciare al giuedì...
Poi però, benché l'abitudine fosse tollerata, c'erano tanti invidiosoni ca sa lamentaven di questo privilegio de Milan! Fall anca tì, bogia dura!! disi mì! ma no! e ogni tant un quaid'unn al cercava di eliminarlo... ogni anno era una polemica... "... e Milan l'è istessa di'i alter paess" " ...e perchè lurr si e noi no ..." (Ma va a ciapà i ratt bruta slandra!!) insoma, i solit ropp ca sa disen in chi cass chi!

Poi un anno vi fu una tremenda epidemia di peste, davvero tremenda ma bruta bruta ca g'hu ancamò la pellassa da cappun! e Milano restò sarada su denter, in quarantena, per tantissimo tempo. I puur gent, anca quei minga maraai, pativen la fame, parchè era proibito uscire dalla città, e all'interno delle mura gh'era no da mangià asee par tuti!
Poi pianin pianino la situazione migliorò e, finalmente, le autorità diedero il permesso di riaprire la città, proprio il mercoledì delle ceneri. I poveri milanesi si ritrovarono a dover cominciare il digiuno di Quaresima, proprio appena finito il digiuno causato dalla peste...
Naturalmente, i milanesi avevano voglia di fare carnevale, da fa festa insoma! alment i ultim 3 dii prima dela Quaresima!Così il vescovo di Milano andò dal Papa, raccontò la storia della peste, di come era stata brutta, bruta ma propri un sciupetùn e di come la gente avesse sofferto.
Il Papa allora, commosso dal racconto del vescovo Ambrouss, cedette, e firmò una bolla, cioè un documento, in cui si dava alla Diocesi di Milano il diritto di festeggiare il carnevale ambrosiano fino al sabato che precede la 1° domenica di quaresima, per sempre.

E ciapa lì a qui alter brutt e catif e ...nani! L'invidia l'è mai moorta!

Grazie alla perpetua di Don Ampelio che mi ha fornito questa storiella!

1 marzo 2006


A proposito di "altre amenità"!..Voi mi lasciate da sola ed io, al pari del vecchio che guarda il fiume lento che scorre verso i suoi ricordi, ho testè scovato questa poesiola di 3 elementare...eccomi in piedi sulla seggiola per voi:
A: Arlecchino B: Brighella

A: Caro Brighella senti un pò quà
B: Dimmi! Che novità?
A: Oggi è domenica di Carnevale, ti offro un pranzetto senza l'eguale
B: Grazie l'accetto, ma chi cucina?
A: Dietro i fornelli c'è Colombina
B: Bene! Benissimo che mangeremo?
A: Ecco: antipasto di latte e fieno, poi la minestra di pere cotte, arrosto d'uova di mezzanotte, peli di gatto con salsa molle ed infine torta d'uva e cipolle!
B: Ah si?!...No non posso! Non posso! Grazie lo stesso!
A: Come non vieni? Me l hai promesso!...Guarda mi offendo! Ti picchierò!!!
B: Calmati, vengo! Ma porterò io stesso i viveri per tutt'e tre!

A: .....Volevo questo, sciocco, da te!

Sia enormemente ringraziata la maestra Anna Latini Fazi!!...Anche se l'abaco nn l ho mica mai capito!..
E siano enormemente ringraziati anche i giovani 50enni di Porto Recanati ritratti nella foto!


TONNO CHI LEGGE !!!!!

Ah ah ah! Era uno scheeerzzzoooo...
Dopo tutto è Carnevale...anche se la Clerici ci confonde, a noi Meneghini, con le date...


E poi la vita qui nel blog tutta da sola come la particella di sodio mi incattivisce ...

Ponete rimedio, o sarà un crescendo di amenità!